Stress: cos’è

Donna stressata davanti al computer

Da un punto di vista medico lo stress, storicamente definito come “uno stato di mancato adattamento alle condizioni esterne”, ha oggi assunto un significato multidimensionale e potremmo definirlo come l’insieme delle conseguenze psicologiche, comportamentali e fisiche dell’interazione tra il soggetto e lo “stressor” (cioè la causa, ciò che è presente nell’ambiente o nella mente e che viene percepito come pericoloso, importante o comunque potenzialmente in grado di modificare la vita, sia esso acuto o cronico).

Lo stress dunque non è la “causa”, bensì la “conseguenza”.

In quest’ottica multidimensionale, entrano in gioco non solo la biologia dell’individuo (alterazioni neurovegetative, ormonali, immunologiche, genetica, ecc.), ma anche i suoi aspetti psicologici (percezione dell’evento stressante, significato, motivazione, precedenti esperienze, personalità, ecc.), socio-ambientali (lavoro, problemi economici, relazione con altri soggetti) e di modifica dello stile di vita (sospensione dell’attività fisica, ripresa del fumo, modifica dell’alimentazione, ecc.). La risposta finale all’evento stressante (benessere o malessere) diventa quindi mediata da tutti questi fattori e non è quasi mai lineare e prevedibile.

Attenzione: la reazione allo stress di per sé non è un fatto negativo, è anzi una risposta fisiologica dell’organismo, che può però diventare un fattore di rischio di malattia quando la persona non ha più le risorse (sia psicologiche sia pratiche) per gestirlo. Inoltre, condizioni croniche di stress si associano a un peggioramento generale dello stato di benessere e delle performances lavorative, scolastiche e sportive.

Fonti:

  • Rosengren A, Hawken S, Ôunpuu,S et al. Association of psychosocial risk factors with risk of acute myocardial infarction in 11 119 cases and 13 648 controls from 52 countries (the INTERHEART study): case-control study. Lancet 2004; 364: 953–62
  • Chrousos GP. The hypothalamic-pituitary-adrenal axis and immune-mediated inflammation. The New England Journal of Medicine 1995; 332:1351-1362.
  • Lucini D, Pagani M. From stress to functional syndromes: an internist’s point of view. European Journal of Internal Medicine 2012;23:295-301