Obesità in gravidanza: cosa succede alla placenta?

L’adiposità intesa come obesità e sovrappeso ha un ruolo chiave nella patogenesi legata all’inflamm-aging. Infatti, è caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo, che è un organo endocrino e produce una serie di ormoni (come la leptina e l’adiponectina) che devono essere ben bilanciati tra loro per poter funzionare al meglio, ovvero mantenere l’equilibrio (omeostasi) dell’organismo sano. In un individuo sovrappeso/obeso c’è inoltre un eccesso di acidi grassi intracellulari, e queste condizioni provocano alterazioni del profilo delle cellule immunitarie, quindi un aumento della risposta pro-infiammatoria, generando uno stato di infiammazione cronica di basso grado che si associa a stress ossidativo cellulare.

Questo stato sistemico si riflette anche a livello ovarico e intrauterino, creando un ambiente sfavorevole alla maturazione dell’ovulo (rischio di infertilità), all’impianto della blastocisti ed al proseguimento della gravidanza.

Cosa succede durante la gravidanza di una donna obesa?

È ben noto che l’obesità materna impatti molto negativamente sulla gravidanza, aumentando il rischio di patologie materne, perinatali, ed anche a lungo termine per il futuro adulto.

Sono diversi i meccanismi attraverso cui l’adiposità materna agisce negativamente sulla crescita fetale e neonatale. Uno di essi è che l’obesità/sovrappeso sono caratterizzati da cambiamenti  nel profilo di acidi grassi circolanti, e questo contribuisce a creare alterazioni placentari, come un ambiente placentare “lipotossico”, uno stato pro-infiammatorio, stress ossidativo, che inducono alterazioni nel trasporto placentari di acidi grassi verso il feto, provocando problematiche nello sviluppo degli organi fetali, come il cervello, il fegato, ma anche il tessuto adiposo, il muscolo scheletrico e l’apparato vascolare.Inoltre, pensate, una mamma obesa/sovrappeso ha in media una durata minore del periodo in cui riesce ad allattare il proprio bambino ed ha una composizione alterata di acidi grassi nel latte materno, quindi il tipo di nutrienti che vengono forniti al neonato attraverso il latte è diverso

Per questo, se una donna cerca o non esclude una gravidanza, è ancora più importante cercare di arrivare a questo momento speciale con un BMI normopeso, senza fumo né alcol, avendo una alimentazione varia ed equilibrata, eliminando stress e riducendo la sedentarietà a favore di un’adeguata attività fisica.

Fonti:

  • Álvarez D, Muñoz Y, Ortiz M, Maliqueo M, Chouinard-Watkins R, Valenzuela R. Impact of Maternal Obesity on the Metabolism and Bioavailability of Polyunsaturated Fatty Acids during Pregnancy and Breastfeeding. Nutrients. 2020 Dec 23;13(1):19.
  • Novielli C, Anelli GM, Lisso F, Marzorati A, Parrilla B, Oneta M, Savasi VM, Cetin I, Mandò C. Effects of α-lipoic acid and myo-inositol supplementation on the oocyte environment of infertile obese women: A preliminary study. Reprod Biol. 2020 Dec;20(4):541-546. 
  • Catalano PM, Shankar K. Obesity and pregnancy: mechanisms of short term and long term adverse consequences for mother and child. BMJ. 2017 Feb 8;356:j1.