Fumo: i benefici di smettere di fumare

Ragazza che spezza una sigaretta

Che il fumo sia dannoso per la salute è un concetto ben noto. La sua relazione con tantissime patologie come cancro, infarto miocardico, ecc. è conosciuta da tempo. 

Nonostante questo, la percentuale dei fumatori è elevata. Questo perché il fumo non solo rende dipendenti, ma spesso rilassa, dà piacere, fornisce la carica. Il fumo, infatti, ha un’azione specifica su alcuni centri del nostro cervello, in grado di dare da un lato gratificazione e dall’altro dipendenza. I meccanismi responsabili invece dell’insorgenza di patologie croniche sono moltissimi: alcuni di questi sono ben noti, come l’azione cancerogena di alcune sostanze contenute nel fumo, altri meno, come l’azione della nicotina sui meccanismi di controllo dell’organismo (che favorisce l’insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche).

Smettere di fumare è sicuramente difficile ma possibile!

Oggi sono a disposizione varie metodologie veramente efficaci basate specialmente su tecniche motivazionali, coadiuvate (quando e se necessario) da terapie farmacologiche. Certamente la volontà e la motivazione sono fondamentali, così come la scelta del momento giusto per affrontare questo importante obiettivo. In quest’ottica, diventa importante concentrarsi soprattutto sui benefici (presenti e futuri) che si possono trarre smettendo di fumare.

I benefici di smettere di fumare 

  1. Entro i primi 20 min dall’ultima sigaretta il cuore rallenta e la pressione si normalizza. Infatt il fumo interferisce direttamente con il controllo del cuore facendolo battere più velocemente e facendo salire la pressione. Già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, si osserva però un abbassamento della frequenza cardiaca. Non ci credete? Misurate la vostra frequenza cardiaca mentre state fumando e poi ripetete l’operazione dopo 30 min. Vedrete voi stessi la differenza.
  2. Dopo 12 ore i livelli di monossido di carbonio nel corpo scendono. Il monossido di carbonio viene rilasciato dal tabacco che brucia e viene così inalato. Si lega molto bene ai globuli rossi, sostituendosi all’ossigeno: il globulo rosso trasporterà quindi monossido di carbonio e non ossigeno! Il risultato sarà una carenza di ossigeno nel sangue, con conseguenti problemi di natura cardiovascolare. Dopo 12 ore dall’ultima sigaretta, però, i livelli di monossido di carbonio diminuiranno, mentre aumenteranno quelli di ossigeno nel sangue.
  3. Dopo 3 mesi la funzionalità respiratoria migliorerà. Di solito si associa il fumo di sigaretta al cancro al polmone. Fortunatamente non sempre i fumatori vanno incontro a questo destino. In tutti i fumatori però vi è un danno alla funzionalità polmonare. Vi è mai capitato di tossire, specie al mattino senza avere l’influenza o altri problemi polmonari? Spesso questo è un segno che il fumo sta creando problemi alla muscosa dei bronchi e che nel tempo si avrà una riduzione della funzionalità polmonare. La bella notizia è che dopo già 3 mesi dall’aver smesso di fumare la funzionalità del polmone migliora. Provate a salire velocemente le scale mentre siete fumatori e poi rifate la stessa cosa dopo aver smesso da almeno 3 mesi: noterete la differenza.
  4. Dopo un anno di astensione dal fumo il rischio di malattia coronarica (infarto) si ridurrà significativamente. Fumo non significa solo “tumore”, ma anche aumento del rischio di infarto, soprattutto se si è in sovrappeso, con problemi di colesterolo, sedentari o stressati. Se poi si hanno casi di infarto in famiglia il rischio è ancora maggiore. Si è però sempre in tempo per intervenire! Smettere di fumare è una delle azioni che porta maggiori guadagni in questo campo. Addirittura, dopo 15 anni di astensione dal fumo il rischio di sviluppare infarto diventa lo stesso di un non fumatore.
  5. Dopo 10 anni di stop al fumo anche il rischio del temuto cancro al polmone si riduce di almeno la metà! E più si rimane senza fumo e più le cose migliorano. Prima si smette e prima si può cambiare la propria storia.
  6. Smettere di fumare porta anche ad altri notevoli benefici, come la riduzione della probabilità di diventare impotenti, di avere problemi a iniziare una gravidanza o di danneggiare il feto, di andare incontro a infezioni, ecc. 
  7. Inoltre non dimentichiamo quanto la vita si semplifichi e quanto grande sarebbe la soddisfazione di poter dire “ce l’ho fatta!”.

Il momento giusto per smettere di fumare

Molti sono i fumatori che vorrebbero smettere: il problema è che rimandano sempre perché “non è mai il momento giusto”. Se da un lato è vero che occorre identificare un momento favorevole per smettere di fumare, dall’altro è vero che tale momento è difficile da trovare. I programmi per aiutare a smettere di fumare molto spesso partono proprio dall’aiutare la persona a trovare questo momento. Di sicuro il momento migliore è “ora”, senza aspettare di avere problemi medici.

Fonti:

  • 2019 https://www.who.int/tobacco/quitting/benefits/en/
  • U.S. Department of Health and Human Services. The Health Consequences of Smoking: Nicotine Addiction: A Report of the Surgeon General. U.S. Department of Health and Human Services, Public Health Service, Centers for Disease Control, Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Office on Smoking and Health. DHHS Publication No. (CDC) 88-8406. 1988.
  • U.S. Department of Health and Human Services. The Health Benefits of Smoking Cessation. U.S. Department of Health and Human Services, Public Health Service, Centers for Disease Control, Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Office on Smoking and Health. DHHS Publication No. (CDC) 90-8416. 1990.